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Kuschlige TAGE
Stefanie
Le spugne mestruali sono, oltre agli assorbenti di stoffa e agli slip per il ciclo, un'ulteriore alternativa possibile all'igiene mensile classica. In questo articolo imparerai che cosa ha di speciale la spugna mestruale e se fa al caso tuo.
La spugna mestruale è un'alternativa ecologica agli altri prodotti igienici convenzionali, come gli assorbenti e i proteggislip. È un prodotto naturale riutilizzabile. È molto assorbente e delicata sulla pelle, perciò si può usare senza problemi per il ciclo mestruale mensile. Con la cura adeguata e una profonda pulizia, chi la usa approfitta di molti vantaggi che la spugna stessa offre. Fra questi si contano la protezione dell'ambiente e della propria salute, oltre che al potenziale risparmio mensile.
La spugna mestruale appartiene ai prodotti naturali che riscrescono dopo la raccolta ed è riutilizzabile. È completamente priva di plastica o di altri ingredienti chimici nocivi alla salute. Perciò è dermocompatibile, morbida e non si sfilaccia.
Inoltre la spugna mestruale non secca la vagina e rispetta le mucose sensibili quando è indossata.
Oltrettutto si usa e pulisce in modo facile, regalando pure una bella sensazione quando la si indossa. Nel capitolo sulla pulizia trovi più informazioni su come pulirla.
Inoltre è adatta a donne di tutte le età. Grazie alle diverse dimensioni, la spugna mestruale può essere adattata all'intensità del ciclo mensile. Al contrario dei prodotti igienici convenzionali, si può usare molte volte, sebbene la sua durata di vita dipenda dalla corretta pulizia. Se ben curate, le spugne mestruali possono essere usate per molti cicli. Perciò con esse non solo si risparmiano soldi, bensì si evitano al tempo stesso anche spazzatura e imballaggi. Per questi motivi la spugna mestruale rappresenta una buona alternativa al tampone convenzionale o un valido sostituto degli assorbenti.
Inoltre la spugna mestruale si può indossare durante il ciclo anche durante i rapporti sessuali. Siccome è molto morbida e viene collocata nella parte superiore della vagina, non disturba né chi la indossa, né il suo partner di rapporto, bensì si adatta all'anatomia del corpo. Così è possibile avere un rapporto sessuale senza tracce di sangue e le lenzuola rimangono pulite.
In generale le spugne mestruali hanno pochi svantaggi. Alcune portatrici all'inizio si devono abituare all'onere maggiore della pulizia della spugna. Inoltre quando si è in giro è più difficile cambiare e lavare la spugna, nel caso in cui si abbia a disposizione solo un bagno pubblico. Perciò questi processi si rivelano piuttosto scomodi e non particolarmente piacevoli. Come soluzione per questo problema, si potrebbe portare con sé una seconda spugna mestruale di ricambio. Chi è molto in giro dovrebbe addirittura portarne qualcuna in più con sé, per averle a disposizione quando servono. Così si può mettere la spugna usata in un piccolo contenitore dopo l'uso, fino a che non sia possibile pulirla. In questo modo si può evitare di doverla lavare nei bagni pubblici.
Tuttavia il tempo che passa fra il cambio e la pulizia non dovrebbe essere troppo lungo, per evitare il rischio di una possibile formazione di germi. Anche le spugne mestruali possono causare una sindrome da shock tossico. Cosa è esattamente, lo puoi leggere nel nostro articolo a temaToxic Shock Syndrome (TSS).
Chi soffre temporaneamente di un'infezione vaginale, dovrebbe rinunciare del tutto all'uso di una spugna mestruale. La ragione è: i germi potrebbero essere presenti anche nella spugna. Anche in caso di flusso puerperale direttamente dopo il parto si sconsiglia l'uso della spugna mestruale, poiché c'è un rischio di infezione particolarmente alto. Inoltre bisognerebbe utilizzare una spugna mestruale completamente nuova dopo un trattamento medico andato a buon fine o dopo la fine della perdita.
A molte donne dà fastidio che alcune spugne mestruali non abbiano un nastrino per estrarle. In tal caso puoi prendere un nastrino e avvolgerlo intorno alla spugna o far passare un filo attraverso la spugna.
La maggioranza delle spugne mestruali sono prodotti naturali. Non vengono sterilizzate e, nella maggior parte dei casi, non possono essere lavate in acqua calda (altrimenti diventano dure e non possono più essere utilizzate). Ciò significa: potrebbero essere ancora presenti residui come batteri o sabbia dell'ambiente precedente. Perciò dovresti prestare particolare attenzione alla pulizia regolare della spugna - in particolare con acqua e aceto. Per saperne di più vedi più in basso.
Le spugne mestruali sono fatte di un materiale particolarmente assorbente che si impregna di sangue mestruale. La spugna è collocata all'interno della vagina e si adatta in modo ottimale alla forma del corpo, la quale può variare da donna a donna. Per tale motivo chi la indossa non la sente, oppure la percepisce davvero poco. Se però la spugna mestruale è troppo grande, si può tagliare facilmente fino a raggiungere la taglia desiderata. Per farlo, basta inumidire la spugna con dell'acqua e introdurla, al fine di poter stabilire meglio la taglia necessaria. Solo dopo si taglia la parte in eccesso.
Prima del primo uso bisogna pulire per bene la spugna. Basta usare acqua e aceto, così non solo viene pulita, ma riceve anche un valore di pH neutro. Infine bisogna strizzare tutto il liquido dalla spugna e inserirla nella vagina, comportandosi come si farebbe con un tampone. Spingere poi la spugna mestruale con cautela verso l'alto dentro la vagina con il dito medio. Così si adatta alla forma del corpo di chi la porta, di modo che non la si senta quando è indossata. Similmente ai tamponi convenzionali, la durata d'uso dipende dall'intensità del ciclo mestruale. Mentre bisognerebbe cambiare la spugna ogni 2/4 ore durante il periodo più intenso del ciclo, durante il periodo più leggero basta un cambio ogni 4/8 ore. Se la perdita di sangue non è troppo forte, si può tenere dentro la spugna mestruale anche tutta la notte. In caso di ciclo molto intenso, si possono anche usare due spugne contemporaneamente. In alternativa si può combinare la spugna con un assorbente lavabile o convenzionale. Estrarre la spugna è tanto facile quanto introdurla e viene meglio se ci si mette accucciate. Nel frattempo bisogna comprimere la muscolatura del pavimento pelvico e spingere la spugna verso il basso. Infine afferrarla fra il pollice e l'indice, come si farebbe usando una pinzetta. Alcune donne hanno bisogno di fare un po' di esercizio all'inizio per inserirla o estrarla. Quando la spugna è completamente imbevuta di sangue, scivola in generale un poco da sola verso il basso.
Prima di usare la spugna, lavarsi bene le mani per introdurla in modo igienico. Portare la spugna per un massimo di 8 ore. Dopo questo lasso di tempo deve essere estratta dalla vagina e pulita per bene. Solo dopo la si può utilizzare nuovamente. Solo grazie al cambio e alla pulizia regolari si può evitare la pericolosa sindrome da shock tossico. Questa è una patologia che si manifesta durante il ciclo quando si formano sostanze nocive nella vagina. A queste diossine appartengono quei batteri, la cui formazione e proliferazione viene supportata da materiali estremamente assorbenti, i quali si trovano nella vagina da troppo tempo. Non appena la capacità assorbente delle spugne mestruali è stata superata, devono essere cambiate. Altrimenti possono avvenire delle perdite. Siccome una spugna imbevuta diventa più pesante, scivola automaticamente verso il basso. Perciò chi la indossa si accorge quando è arrivato il momento di cambiarla. Se all'inizio hai bisogno di più sicurezza o ti senti insicura con i primi tentativi d'uso, puoi portare come protezione aggiuntiva anche un assorbente o un proteggislip. Così non devi aver paura di sporcare la biancheria intima o le lenzuola con il sangue che esce.
Per poter usare la spugna mestruale il più a lungo possibile, si deve garantire un'igiene costante. Perciò bisogna pulire per bene la spugna dopo ogni cambio e dopo ogni ciclo.
Per pulirla esistono diverse possibilità:
In generale un misto di acqua e aceto è la soluzione migliore per tale scopo, mescolato con un rapporto di una parte di aceto e due parti d'acqua. Per la pulizia finale dopo il ciclo, mettere la spugna mestruale in acqua e aceto per tutta la notte, al fine di eliminare tutti i batteri che possono essersi formati a causa del sangue.
Chi vuole essere particolarmente igienico può usare in aggiunta alcune gocce di olio dell'albero di tè. Questo olio eterico possiede una funzione antibatterica ed elimina gli odori sgradevoli della spugna. Si può anche usare l'essenza di aceto che, a causa della sua concentrazione, prevede un rapporto di 1:10.
Un'altra variante è una soluzione con il 3% d'acqua ossigenata, il cui rapporto con l'acqua normale è 1:3. Grazie a questa la spugna mestruale si schiarisce qualora fosse diventata scura a causa del sangue o dall'uso continuo. Dopo la pulizia, bisogna sciacquare la spugna mestruale con acqua tiepida. Qui l'acqua non deve mai essere troppo calda, perciò bisogna controllare prima la temperatura.
Non bollire mai una spugna, perché la bollitura la ucciderebbe e la renderebbe estremamente dura, cosicché non la spugna potrebbe più assorbere i liquidi.
Importante: infine mettere ad asciugare la spugna mestruale in un posto asciutto e caldo. Questo processo deve avvenire in modo relativamente rapido. A causa dell'alta umidità, il bagno non è una stanza adatta allo scopo, perché sennò si favorisce la proliferazione di batteri. Usare poi un contenitore permeabile all'aria o di stoffa per conservarla, ad esempio un sacchetto di cotone, un asciugamano o un guanto da bagno di spugna. Siccome la spugna mestruale è ancora un essere vivente acquatico, non è adatto usare una scatola ermetica di plastica o metallo per conservarla a lungo fra un ciclo e l'altro. Altrimenti la spugna può cominciare ad ammuffire o a sviluppare odori sgradevoli.
La spugna mestruale è un prodotto completamente naturale che cresce direttamente sul fondo del mare. A causa dei suoi pori molto fini è decisamente assorbente, molto morbida e il suo materiale è flessibile. Le spugne non appartengono al regno delle piante, come spesso si crede erroneamente. Fanno invece parte degli organismi invertebrati pluricellulari, ossia sono animali. Per tale motivo la spugna mestruale non è un prodotto per l'igiene mensile alternativa adatto ai vegani. Nei circoli specialistici è conosciuta come spugna levantina, poiché proviene soprattutto dalla costa levantina, la quale si trova nella parte est del Mar Mediterraneo. È importante che le spugne vengano raccolte in modo cauto in zone di allevamento controllate ed ecologiche. Solo così gli organismi possono crescere nuovamente ed essere raccolti ancora. La raffinazione avviene per macerazione. Rispetto allo schiarimento convenzionale, la macerazione è un metodo delicato e rispettoso dell'ambiente. In principio la spugna è di forma ovale e ha un colore giallo o marrone. Siccome di tratta di un prodotto naturale, la forma, il colore e la grandezza possono variare. Grazie alla sua origine naturale, la spugna mestruale non irrita le mucose. Quando si sceglie la spugna, è necessario prestare attenzione alla qualità della raccolta a mano. La spugna però non deve avere solo pori troppo piccoli, bensì avere anche una superficie possibilmente liscia. Nei negozi specializzati si trovano esemplari in vendita di diverse grandezze. Nella maggior parte dei casi la spugna è grande 5/8 cm. In casi eccezionali può raggiungere una taglia di 10 centimetri. Perciò la si può adattare benissimo all'intensità del ciclo e alla forma della vagina.
Con l'uso dei prodotti mestruali convenzionali, come gli assorbenti e i tamponi, si produce una quantità estrema di spazzatura. Le donne mestruate utilizzano, durante i loro anni fecondi, migliaia di prodotti igienici che ingigantiscono annualmente le montagne di spazzatura già esistenti. In questo contesto gli articoli non sono solo confezionati nella plastica, bensì sono anche fatti prevalentemente di materiali plastici. Queste materie plastiche rappresentano un pericolo per la salute e promuovono la formazione di germi nella vagina, come ad esempio batteri e funghi. Chi vuole vivere in modo maggiormente sostenibile, e vuole minimizzare il rischio per la sua salute durante il ciclo, può avvalersi volentieri di una spugna mestruale. Le spugne sono un prodotto naturale privo di plastica. In quanto tali rappresentano un'alternativa riutilizzabile ai prodotti usa e getta convenzionali. Il loro uso fa bene all'ambiente Verwenden. Grazie alle loro proprietà riutilizzabili, la spugna mestruale non produce spazzatura e fa risparmiare soldi. Le spugne sono inoltre animali che danno un contributo importante a mantenere l'equilibrio ecologico dei mari. Dopo averle gettate via, si decompongono in modo naturale e non producono rifiuti nocivi come la plastica. Tuttavia dovresti acquistare esclusivamente esemplari provenienti da zone di allevamento controllato e raccolti a mano. Solo così si può avere la certezza che le radici delle spugne non vengano sradicate durante la raccolta. Dopo la raccolta, le spugne possono ricrescere per essere poi raccolte di nuovo.
Le spugne mestruali si possono usare per molti cicli. I prodotti naturali durano normalmente almeno un anno, a patto che li si curi e pulisca in modo corretto. Alla fine del ciclo di vita si deve sostituire la spugna per garantire l'igiene e la sicurezza in modo permanente. Se le spugne sono usate troppo a lungo, o non vengono pulite correttamente, aumenta il rischio di malattie vaginali. Perciò chi le usa dovrebbe controllare continuamente lo stato degli esemplari usati e acquistare in tempo una nuova spugna di ricambio.
Può succedere che ci siano difficoltà nell'uso delle spugne. Chi finora ha sempre portato prevalentemente assorbenti, e solo pochi tamponi, può trovare insolito il dover estrarre la spugna. Come aiuto si può inserire un filo di cotone intorno o attraverso la spugna, di modo che la si possa tirare fuori più facilmente dalla vagina. Per andare sul sicuro si può anche cucire il filo attraverso la spugna. Quando all'inizio la spugna viene inserita ed estratta ripetutamente, essa deve essere lavata ogni volta con acqua fredda. Altrimenti il sangue si coagula, per via del contatto continuo con l'ossigeno dell'aria, e non si riesce più a estrarre senza residui. La spugna mestruale non potrà mai sparire completamente all'interno del corpo femminile, dal momento che l'unica apertura verso l'utero è la bocca dell'utero, la quale è molto piccola e si allarga solo in caso di parto. Affinché il sangue non si coaguli quando si lava la spugna, basta lavarla subito dopo l'estrazione sotto acqua fredda corrente. Infine basta eliminare gli eventuali residui di muco sulla superficie della spugna, meglio se con dell'acqua tiepida. Questo muco ha un aspetto vitreo, è composto dalla mucosa che si riforma nell'utero dopo l'ovulazione e viene espulso insieme al sangue mestruale. A seconda delle proprie sensazioni personali è possibile eseguire l'ultimo risciaquo della pulizia con acqua calda. Così la spugna mestruale non è fredda quando la si reintroduce, bensì piacevolmente temperata. Infine basta strizzarla per bene e reintrodulra nella vagina.
Un produttore affidabile presta attenzione all'ottima qualità delle spugne mestruali che vende, partendo già dalla raccolta, per arrivare alla preparazione della vendita. Ogni spugna viene controllata ed esaminata singolarmente. Così facendo è possibile individuare, grazie all'uso di una potente lampada, eventuali corpi estranei, come piccoli pezzi di conchiglie o sassolini, al fine di toglierli subito. A causa della superficie porosa delle spugne, può accadere spesso in natura che corpi estranei si innestino al loro interno. Quando le piccole parti si posano all'interno delle spugne, può succedere in casi rarissimi che esse sfuggano ai controlli effettuati. Allora chi indossa la spugna sente che c'è qualcosa dentro. Aiuta perciò bagnare per bene il proprio esemplare prima del primo uso e tastarlo per vedere se ci sono corpi estranei. Se togliendo i corpi estranei si rompe la spugna, i venditori normalmente la cambiano.
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