Frau ALMO und der Menstruationsladen machen bis zum 15.01.2025 Urlaub. In dieser Zeit werden keine Nachrichten beantwortet. Es findet kein Versand statt.
Eine Bestellung im Online-Shop ist weiterhin möglich, aber der Versand erfolgt erst ab dem 15.01.2025.
Auch der Menstruationsladen ist geschlossen. Er ist ab dem 15.01.25 hat der Menstruationsladen wieder geöffnet.
Vor Ort in Gunzenhausen verkauft die Seekiste, Brunnenstraße 7 in 91710 Gunzenhausen eine kleine Auswahl an Stoffbinden, Slipeinlagen und Periodenslips.
Kuschlige TAGE
Stefanie
La sindrome da shock tossico, in breve TSS, è l'effetto "collaterale" più pericoloso dell'uso dei prodotti per il ciclo. Compare molto raramente, tuttavia si tratta di una sindrome che mette in pericolo di vita. Molte donne e soprattutto ragazze sanno ancora troppo poco sulla TSS. La causa più importante della patologia sono i veleni prodotti dai batteri che si formano sui tamponi.Tuttavia studi recenti hanno dimostrato che anche le coppette mestruali possono scatenare la TSS. Ma come nasce esattamente la TSS e come la riconosco?
Consiglio importante: questo testo non sostituisce una visita medica, né una consulenta personale presso il proprio medico fidato. La sindrome da shock tossico è una patologia molto rara, da prendere sul serio, che può comparire durante il ciclo. Se ti sentissi male, contatta subito il tuo medico. Il nostro articolo descrive esaustivamente la malattia della TSS. Ciò può causare insicurezze in alcune lettrici o lettori. Perciò è bene parlarne con un medico. Ti preghiamo di rivolgerti sempre e in ogni caso al tuo medico/alla tua dottoressa curante se hai domande, problemi o ti senti insicura. I nostri testi medici sono redatti da specialisti (come giornalisti del campo medico, dottoresse, medici, studenti di medicina quasi al termine dei loro studi, dottorandi di settori medici); tuttavia non possiamo fornire alcuna garanzia sulla correttezza dei contenuti, né prendere responsabilità alcuna in proposito.
La TSS viene scatenata da veleni rilasciati da batteri. Queste sostanze sono chiamate tossine. La responsabile della TSS è una tossina molto particolare formata dal batterio Staphylococcus aureus. Non tutti i batteri staphylococcus aureus producono questo veleno. Solo l'1% delle famiglie batteriche può produrlo. Attraverso la tossina, le cellule immunitarie vengono attivate eccessivamente e vengono liberate delle proteine all'interno del corpo, le quali attivano una reazione immunitaria estremamente forte in tutto il corpo. In campo medico si dice che la tossina agisce da superantigene. Ciò significa che il corpo inizia una reazione massiccia già al primo contatto con questa tossina (Hof and Dörries 2017). La TSS è una delle patologie più gravi che vengono scaturite dallo staphylococcus aureus.
Oltre alla tossina, anche altre parti del batterio possono contribuire al quadro clinico, oppure gli stessi batteri possono entrare nel flusso sanguineo. Ciò dovrebbe essere tenuto in conto durante la terapia, ma ha un ruolo secondario alla comparsa dei sintomi.
I batteri possono riprodursi in luoghi differenti. Negli anni '70 e '80, il quadro clinico della sindrome da shock tossico divenne famosa come la malattia del tampone. I batteri possono crescere per bene su corpi estranei nella vagina. Il prerequisito è la presenza di batteri dello staphylococcus aureus nella flora vaginale. Si presuppone tuttavia che i batteri siano stati introdotti al momento dell'inserimento manuale dei tamponi nela vagina (Chiaruzzi et al. 2020). Oggi sappiamo che i tamponi non sono i soli a scatenare una TSS. Anche altri corpi estranei come le coppette mestruali possono esserne la causa. Indipendentemente dal ciclo, la TSS può comparire per via di ferite, ustioni, dopo un parto o altre infiammazioni. (Gottlieb et al. 2018).
Oltre agli stafilococchi, anche gli streptococchi possono scaturire un quadro clinico simile attraverso delle tossine, la cosiddetta STSS. Tuttavia questa patologia è raramente legata all'uso dei tamponi, bensì viene scaturita per mezzo di un'infezione da streptococchi in un'altra parte del corpo. Perciò, durante il ciclo mestruale, non aumenta il rischio di una STSS.
La TSS è rara, cosa che rende difficile agli scienziati raccogliere dati chiari sulla frequenza e la mortalità della patologia. Perciò i numeri della bibliografia scientifica sono altalenanti. La frequenza di comparsa della TSS viene spesso indicata per mezzo della sua incidenza. Questa viene spesso classificata con il valore 1/200.000. Ciò significa che, nel corso di un anno, una persona su 200.000 si ammala di TSS (Lang et al. 2003).
L'indice di mortalità indica quanto spesso la TSS sia letale. Nella bibliografia si trovano numeri compresi fra l'1 e l'11% (Lang et al. 2003). Uno studio americano ha scoperto che il pericolo di morte da TSS è minore, se la TSS è stata generata da un corpo estraneo vaginale (Strom et al. 2017).
Siccome la TSS è pericolosa, ogni donna dovrebbe conoscerne i sintomi più importanti. Nelle pazienti priva di altre patologie gravi, la TSS è scaturita spesso da un corpo estraneo introdotto nella vagina. Ciò significa che i segni della patologia appaiono improvvisamente, mentre si usa un tampone o una coppetta mestruale. In teoria anche altri corpi estranei vaginali possono essere la causa della patologia, ad esempio spugne mestruali o diaframmi per la contraccezione (vedi sopra).
Le pazienti ricevono dal nulla febbre alta, vomito, diarrea e dolori muscolari. Possono comparire anche sintomi che vanno da un eritema classico fino a uno stato confusionale. Perciò, all'inizio, la TSS può essere scambiata per un'infezione. I sintomi però diventano spesso fortissimi in modo molto veloce e vanno oltre quelli di un'influenza intestinale normale. In tal caso bisogna chiamare subito l'ambulanza e contattare un medico. È importante che le donne comunichino ai medici che hanno il ciclo.
Non ci sono fattori di rischio tipici per la TSS. Studi molto esaurienti dimostrano che la patologia è più ricorrente nelle giovani donne rispetto ad altre classi di età o agli uomini (Strom et al. 2017).
Il batterio staphylococcus aureus è presente nel rinofaringe del 15-40 % della popolazione sana. Il germe si trova perciò in molte persone. Questa colonizzazione di germi non è tuttavia per forza necessaria per sviluppare una TSS. La prerogativa della TSS è piuttosto una colonizzazione di germi nella vagina. Non è stato ancora studiato con esattezza se questa sia trasmessa dalle mani, ad esempio in seguito al contatto con il naso (Chiaruzzi et al. 2020).
Per rilevare una TSS, si visitano esaustivamente le pazienti e analizzano campioni di sangue in ospedale. La diagnosi può essere formulata in ospedale per mezzo dei sintomi o di rilevazioni degli agenti patogeni tramite campione di sangue o striscio. Per definizione, la funzione di più organi deve essere limitata, per poter stabilire la diagnosi.
I segni dello shock sono una pressione sanguigna bassa, polso accelerato e temperatura alta. Molti valori mostrano inoltre un disturbo circolatorio.
Ancora oggi, purtroppo, si identifica troppo tardi la TSS in quanto tale, perciò l'educazione dei medici riguardo a questo raro quadro clinico è molto importante (Inokuchi et al. 2015).
La sindrome da shock tossico è una patologia acuta causata da veleni batterici. Questi veleni possono essere generati anche dall'uso di tamponi. A cause di queste sostanze velenose, viene generata una reazione immunitaria acuta nel corpo, la quale potrebbe diventare mortale.
Le sostanze nocive portano a un'estrema reazione immunitaria che danneggia il corpo stesso. La pazienti soffrono di febbre alta e pressione sanguigna bassa. Può succedere che gli organi non vengano più irrorati di sangue correttamente e, nel peggiore dei casi, smettano di funzionare.
Una TSS appare molto spontaneamente e genera sintomi fortissimi. Febbre, nausea con vomito, dolori alla testa sono sintomi riscontrabili anche con altre patologie, ma nel caso della TSS hanno un'intensità fortemente insolita. Le pazienti che soffrono di TSS sono malate gravi.
È importante cambiare regolarmente il tampone. Oggigiorno tutti i produttori hanno aggiunto un foglietto illustrativo ai loro prodotti sul quale è spiegato l'uso corretto del tampone. È importante avere le mani pulite durante l'inserimento del tampone. La TSS non si verifica usando gli assorbenti e la biancheria per il ciclo.
L'attivazione del sistema immunitario porta a cambiamenti in tutti i sistemi organici. Per questo motivo alcuni organi non possono più esercitare correttamente la loro funzione. Spesso vengono colpiti i reni, cosa che può portare a un blocco renale. Tali complicazioni devono essere monitorate e trattate in terapia intensiva.
Se si sospetta una TSS bisognerebbe estrarre subito il tampone. Eventualmente è utile conservare il tampone per poter identificare l'agente patogeno. Bisogna andare all'ospedale in ogni caso e la paziente deve essere monitorata in terapia intensiva. L'area corporea in cui sono cresciuti i batteri dovrebbe essere pulita dal medico. Gli antibiotici sono importanti per impedire la crescita di batteri.. Nei casi più gravi, possono essere somministrati antidoti specifici contro le tossine.
Per controllare i sintomi, sono importanti alcuni provvedimenti, così come la sufficiente somministrazione di liquidi e un trattamento del disturbo organico (Gottlieb et al. 2018).
Quando fu coniato il termine malattia del tampone, molti prodotti erano fatti di materiali estremamente assorbenti e offrivano perciò un ambiente ottimale allo sviluppo dei batteri. Per questo motivo, negli ultimi decenni, i produttori hanno cambiato la struttura e il contenuto dei tamponi, al fine di minimizzare il rischio della TSS. Gli studi effettuati sui nuovi tamponi mostrano che i nuovi materiali impediscono addirittura la crescita dei batteri ed evitano di conseguenza la formazione delle tossine (Nonfoux et al. 2018).
Diversi studi hanno analizzato in laboratorio quali ingredienti devono avere i tamponi per evitare il più possibile la crescita di batteri. Molte differenze sono risultate dagli studi (Chiaruzzi et al. 2020; Nonfoux et al. 2018; Reiser et al. 1987). Sono stati messi a confronto i tamponi di puro cotone con i prodotti di viscosa e di misto cotone-viscosa. A causa dei diversi risultati, non si può purtroppo dire quali tamponi siano effettivamenti i migliori.
Per ridurre il rischio di una TSS durante il ciclo, esistono alcuni consigli facili da seguire. Un tampone dovrebbe essere sempre inserito ed estratto con le mani pulite (Chiaruzzi et al. 2020). La confezione dei singoli tamponi non deve essere danneggiata, altrimenti bisognerebbe gettare via il tampone. Il provvedimento più importante è quello di cambiare regolarmente il tampone. I produttori consigliano di usare un nuovo tampone dopo un massimo di 8 ore. Se necessario, il tampone dovrebbe essere cambiato naturalmente ancora più spesso.
Chi vuole andare sul sicuro, e non vuole correre alcun rischio, può usare gli assorbenti o la biancheria per il ciclo durante le mestruazioni. Con questi prodotti non c'è nessun rischio di TSS. Anche il metodo del free bleeding non usa i tamponi ed è perciò un'alternativa. Con il free bleeding si mestrua nel wc ad intervalli regolari dati dal corpo. Perciò non si ha bisogno di prodotti mestruali.
Siccome i tamponi sono un prodotto usa e getta, producono molta spazzatura se si conta l'intero periodo mestruale in una vita. Non solo il tampone stesso, bensì anche l'involucro di plastica inquina l'ambiente. Si aggiunge inoltre il fatto che i tamponi, con il tempo, pesano sul portafoglio. I prodotti per il ciclo sopra citati possono essere delle alternative. Ci sono perciò parecchi motivi per rinunciare ai tamponi. È tuttavia importante cje il rischio di TSS sia minimo e l'igiene corretta ha un ruolo fondamentale in tal senso.
Quando negli anni '70 e '80 divenne noto il quadro clinico della TSS, la patologia veniva chiamata spesso malattia del tampone. Oggigiorno ci sono tuttavia diversi prodotti concorrenti al tampone. Le spugne mestruali, e soprattutto le coppette mestruali, sono molto apprezzate. Siccome anche loro vengono inserite nella vagina, anche qui possono riprodursi i batteri e produrre tossine. Perciò, teoricamente, potrebbe esistere il rischio della TSS.
Nella bibliografia scientifica sono stati descritti anche casi di donne colpite dalla TSS dopo aver indossato la coppetta mestruale (Mitchell et al. 2015). Situazione dei dati sulla differenza fra il rischio della TSS generato da una coppetta mestruale e dai tamponi non è ancora chiara. Mancano studi esaurienti e di alta qualità. Durante un esperimento in laboratorio (Nonfoux et al. 2018), un'analisi di studi diversi ha giudicato le coppette mestruali essere un'opzione sicura durante il ciclo (van Eijk et al. 2019). Tuttavia sono necessari altri studi per chiarire definitivamente la questione.
Per la coppetta mestruale (e anche i diaframmi) valgono le stesse regole d'uso che per i tamponi. Inoltre le coppette dovrebbero essere pulite sufficientemente con acqua pulita quando vengono svuotate. Dopo il ciclo, le coppette devono essere sterilizzate tramite ebollizione almeno una volta.
Le tante conoscenze che abbiamo oggi nel campo della salute, e che sono sempre a nostra disposizione in internet, portano spesso a un sovraccarico informativo. I resconti di donne che hanno sofferto di TSS portano di tanto in tanto a una grande insicurezza. Per alcune di noi può essere a volte difficile riordinare questa valanga di informazioni. Proprio in caso di domande sul ciclo, i ginecologi e le ginecologhe sono interlocutori esperti in grado di rispondere a queste domande. Ciononostante ogni donna deve decidere per se stessa quali prodotti vanno bene per lei durante il ciclo. In fin dei conti bisogna sentirsi a proprio agio il più possibile.
Chiaruzzi, Myriam, et al. (2020), 'Vaginal Tampon Colonization by Staphylococcus aureus in Healthy Women', Applied and Environmental Microbiology, 86 (18), e01249-20.
Gottlieb, M., Long, B., and Koyfman, A. (2018), 'The Evaluation and Management of Toxic Shock Syndrome in the Emergency Department: A Review of the Literature', J Emerg Med, 54 (6), 807-14.
Hof, Herbert and Dörries, Rüdiger (2017), Medizinische Mikrobiologie (Georg Thieme Verlag KG).
Inokuchi, R., et al. (2015), 'Toxic shock syndrome', BMJ Case Rep, 2015.
Lang, C., et al. (2003), 'Intensivmedizinische Besonderheiten beim toxischen Schocksyndrom ("toxic-shock-syndrome", TSS)', Der Anaesthesist, 52 (9), 805-13.
Mitchell, Michael A, et al. (2015), 'A confirmed case of toxic shock syndrome associated with the use of a menstrual cup', Canadian Journal of Infectious Diseases and Medical Microbiology, 26 (4), 218-20.
Nonfoux, Louis, et al. (2018), 'Impact of Currently Marketed Tampons and Menstrual Cups on Staphylococcus aureus Growth and Toxic Shock Syndrome Toxin 1 Production In Vitro', Applied and Environmental Microbiology, 84 (12), e00351-18.
Reiser, R F, Hinzman, S J, and Bergdoll, M S (1987), 'Production of toxic shock syndrome toxin 1 by Staphylococcus aureus restricted to endogenous air in tampons', Journal of Clinical Microbiology, 25 (8), 1450-52.
Strom, M. A., Hsu, D. Y., and Silverberg, J. I. (2017), 'Prevalence, comorbidities and mortality of toxic shock syndrome in children and adults in the USA', Microbiol Immunol, 61 (11), 463-73.
van Eijk, Anna Maria, et al. (2019), 'Menstrual cup use, leakage, acceptability, safety, and availability: a systematic review and meta-analysis', The Lancet Public Health, 4 (8), e376-e93.
Puoi trovare molte domande e risposte direttamente sotto la voce Frequently Asked Questions (FAQ).
Non sei sicuro della tua taglia? È meglio usare la tabella delle taglie.
Puoi cliccare direttamente sulle icone per contattarci.